sabato 6 ottobre 2007

Gianni Vattimo, Emiliano Morrone e Saverio Alessio insieme ai ragazzi di Locri e al giudice De Magistris. "Fiducia nel Csm"


Roma, 5 ott. (Ign) - ''Bisognerebbe che i ragazzi di Locri si riproduccessero. Sono simpaticissimi, sono conteneto che esistano. E sto al loro fianco''. Così il filosofo Gianni Vattimo parla con Ign, testata on line del Gruppo Adnkronos, dell'emergenza criminalità in Calabria, all'indomani della trasmissione 'Annozero' dedicata al caso del pm De Magistris.

‘’I giovani di Locri ce la faranno se anche quelli che sono sul posto grideranno con loro, a una sola voce, chiedere una giustizia vera. Sulla nostra terra deve scoppiare la voglia di libertà, il riscatto deve nascere dal basso”, spiega da parte sua Emiliano Morrone , il giornalista e regista noto per le sue battaglie antimafia che insieme a Francesco Saverio Alessio ha pubblicato un libro sulla Calabria che caccia e che fugge: ‘La societa’ sparente’ (prefazione di Gianni Vattimo, Neftasia editore).

''Siamo con i ragazzi di Locri. Lunedì parteciperemo alla consegna delle firme che sono ormai diverse decine di migliaia'', spiega il responsabile del giornale on line ‘la voce di Fiore’, riferendosi alla protesta del movimento ‘E adesso ammazzateci tutti’ che l’8 ottobre, a Roma, di fronte alla sede del Csm, consegnerà all'organo di autogoverno dei magistrati le firme raccolte contro il trasferimento del sostituto procuratore di Catanzaro Luigi De Magistris, proposto dal Guadasigilli Clemente Mastella.

''Lo Stato - dice Morrone - venga a verificare sul campo che qui la Costituzione non viene applicata. La giustizia – che deve essere amministrata in nome del popolo – in Calabria in realtà è scandita dalla volontà di poteri forti.''.

E ancora sul magistrato autore delle inchieste 'Poseidone' e 'Why not', spiega: ‘’Se De Magistris verrà trasferito, la Calabria buona quella dei giovani – perderà definitivamente la possibilità di scoperchiare il tanto marcio che c’è. Il magistrato ha portato allo scoperto i rapporti tra mafia, politica e massoneria deviata, cosa che nessuno prima di lui aveva fatto''.

''Mi auguro - conclude Morrone - che il Csm tenga presente ciò che pensano di questo magistrato i cittadini onesti. Ci fidiamo di Palazzo dei Marescialli ma proprio al Csm diciamo: i giovani non vogliono essere delusi. Non lasceremo la Calabria al suo triste destino''.

1 commento:

Enrico ha detto...

Le occupo modestamente un suo prezioso spazio solo per dirle che avrei preferito postare il mio commento su:La societa disapparente